Vitadoro: sul mercato una Vitamina D con un nuovo formato
Vitadoro è un prodotto a base di Vitamina D3 e da oggi è disponibile in farmacia nel nuovo flacone da 9 ml con contagocce gravimetrico.
La vitamina D contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario. Inoltre, è utile per il normale assorbimento del calcio e per il mantenimento di ossa e denti normali.
La vitamina D è una vitamina essenziale per l'assorbimento di calcio e per la formazione di ossa solide e resistenti, ma è anche coinvolta nel buon funzionamento del sistema immunitario.
La maggior parte della vitamina D che occorre all'organismo viene prodotta dalla pelle dopo l'esposizione ai raggi solari e viene poi accumulata, formando una sorta di deposito. Ma l’esposizione solare è spesso insufficiente per la corretta sintesi di vitamina D.
La carenza di vitamina D è un problema di salute globale, comune a tutte le fasce d’età. La particolare situazione che stiamo vivendo ha accentuato questa condizione, poiché nel periodo del lockdown l’intera popolazione è stata meno esposta al sole e questo ha comportato avere meno scorte di vitamina D. Nel nostro Paese la sintesi cutanea di vitamina D diventa efficace dal periodo primaverile, proprio nei mesi in cui quest'anno si è stati chiusi in casa.
Pertanto, la comunità scientifica ritiene che, essendo mancata la corretta esposizione al sole, è importante fare profilassi con dosaggi fisiologici giornalieri di vitamina D, anche senza ricorrere al dosaggio sierologico.
Esiste una correlazione tra livelli di Vitamina D e affezioni delle vie aeree superiori?
È noto che le cellule immunitarie esprimono i recettori della vitamina D e sono in grado di convertire la vitamina D nella sua forma attiva, direttamente nel sito di infiammazione. La vitamina D può in tal modo ridurre la produzione di citochine pro-infiammatorie da parte dei macrofagi e aumentare l’espressione di citochine anti-infiammatorie (Razdan K et al., 2020), regolando la risposta immuno-infiammatoria.
Questo ruolo di coordinamento della risposta immunitaria ha effetti importanti sulla capacità dell’organismo nel rispondere alle infezioni virali, in particolare quelle respiratorie. Su questo tema, una importante metanalisi pubblicata nel 2019 su un campione di oltre 11.300 pazienti ha dimostrato un effetto protettivo della supplementazione di vitamina D verso le infezioni respiratorie acute (ARI). Inoltre, gli autori dello studio hanno riscontrato che i soggetti con una più elevata carenza di vitamina D avevano il maggiore beneficio dalla supplementazione giornaliera o settimanale (non boli), senza distinzione d’età. (Martineau A. R. et al., 2019)
Questo effetto protettivo della vitamina D sembra essere valido anche nei confronti del virus SARS-CoV-2. I dati attualmente a disposizione sembrano concordi nel confermare l’esistenza di un legame tra carenza di vitamina D e suscettibilità e severità dell’infezione da SARS-Cov-2.
Tra i numerosi studi di recente pubblicazione, è degno di nota il lavoro del gruppo torinese di D’Avolio, pubblicato su Nutrients, che ha investigato la correlazione tra i livelli di vitamina D e la suscettibilità all’infezione da SARS-CoV-2 e la progressione verso forme più severe, riscontrando livelli di vitamina D significativamente inferiori nei pazienti positivi per l’infezione. Alla luce di questo dato si evince che la supplementazione di vitamina D può essere una valida misura per ridurre il rischio di infezione (D’Avolio A. et al., 2020)
Attualmente sono in corso protocolli per il trattamento di pazienti ricoverati per COVID-19, non critici, che includono l’indagine del deficit di vitamina D e la pronta somministrazione della stessa nei casi di carenza; l'attenzione particolare alla vitamina D è giustificata dalla crescente evidenza che la sua integrazione e il ripristino dei valori normali nei pazienti infetti può migliorare il recupero immunologico durante la terapia antiretrovirale (Havers F. et al. 2014), ridurre i livelli di infiammazione e attivazione immunitaria, e aumentare l'immunità contro i patogeni (Caccialanza R. et al. 2020).
Bibliografia
Razdan K. et al. Vitamin D Levels and COVID-19 Susceptibility: Is there any Correlation? Medicine in Drug Discovery 7 (2020) 100051
Martineau A. R. et al. Vitamin D supplementation to prevent acute respiratory infections: individual participant data meta-analysis. Health Technology Assessment Volume 23 Issue 2 January 2019 ISSN 1366-5278
D’Avolio A. et al. 25-Hydroxyvitamin D Concentrations Are Lower in Patients with Positive PCR for SARS-CoV-2. Nutrients 2020, 12, 1359; doi:10.3390
Havers F, et al. 25-Hydroxyvitamin D insufficiency and deficiency is associated with HIV disease progression and virological failure post-antiretroviral therapy initiation in diverse multinational settings. J Infect Dis 2014;210:244–53
Caccialanza R et al. Early nutritional supplementation in non-critically ill patients hospitalized for the 2019 novel coronavirus disease (COVID-19): Rationale and feasibility of a shared pragmatic protocol. Nutrition Volume 74, June 2020, 110835